Promosso dall’Associazione di estimatori e amici, e concretizzato per volontà dell’artista, l’Archivio Giovanni Meloni ha avviato dal 2003 un lavoro di riordino e catalogazione delle sue opere pittoriche e dei documenti a lui riferiti.
Nei primi anni dal 2003 al 2006, è stato realizzato un archivio digitale che copre il periodo dal 1965 al 2006, fornito di foto e apparati di documentazione. Negli anni successivi è iniziata l’archiviazione della imponente mole di suoi lavori su carta (acquarelli, disegni, schizzi) stimata di oltre quindicimila pezzi. Contemporaneamente è stato realizzato un catalogo visivo di sintesi delle opere pittoriche di Meloni diviso per cicli tematici. Dopo la scomparsa dell’artista, avvenuta nel 2019, l’attività di archiviazione è continuata in accordo con la famiglia che ha messo a disposizione una sede per la raccolta dei materiali.
Oggi l’Archivio si propone come luogo di conservazione, documentazione e studio di opere e documenti relativi all’attività artistica e alla vita di Giovanni Meloni.
Finora sono state catalogate quasi quattromila opere su tela e carta di grande dimensione e circa diecimila su carta di dimensione medio piccola a cui si aggiungono numerose altre su legno, ceramica, metallo, plastica e altri materiali.
Oltre che sulle opere pittoriche l’Archivio indaga anche su altri ambiti disciplinari in cui Meloni ha operato, come la scultura, il design, il teatro, l’installazione, l’allestimento, la fotografia ecc. Particolarmente importante, e in gran parte ancora da esplorare, è il vasto corpus di foto eseguite nei suoi viaggi all’estero ed elaborate in post-produzione a Verona, settore che rappresenta una parte cospicua della sua attività artistica degli ultimi anni.